Questo piccolo ma multifunzionale edificio è stato progettato e costruito, sia come risposta all’esigenza dei clienti di un riparo dal vento e dalla pioggia nella loro casa estiva all’aperto-piazza, sia come un ricovero attrezzi combinato e un’occasione speciale-sonno-sotto- struttura-delle-stelle. Un programma complesso per un edificio modesto, che lascia spazio a elementi bifunzionali e ambiguità architettoniche.

Il sito all’estremità della costa nord-occidentale della Norvegia, presentava condizioni meteorologiche difficili e in continua evoluzione, tra cui uno spruzzo giornaliero di acqua salata.

Alla fine l’edificio si rivelò vecchio e nuovo. Le forme principali, nella loro espressione astratta e prive di cornicione, hanno un aspetto tipicamente moderno, mentre la superficie esterna è tipicamente old-school con i pannelli di legno rivestiti in tara, proprio come l’impermeabilizzazione tradizionale per le barche in legno locali. La tara, pur esaltando la profondità visiva del legno, rende l’edificio piuttosto affascinante anche nel basso sole serale.

L’edificio nella sua posizione chiusa dà in qualche modo l’impressione di una vecchia vergine prudente che si prepara alle tempeste invernali, mentre nella sua posizione aperta è una tettoia decorata che fiorisce nella notte di mezza estate. Tutto il risultato finale è anche un luogo simile a Stonehenge con i suoi lineamenti alti e pesanti trasportati lì da centinaia di miglia di distanza.

Se c’è il sole, ma il vento di tramontana è un po’ freddo (che è una condizione tipica di questa zona), sfilare dalle porte dei capannoni più piccoli formerà un abbraccio continuo della piazzetta. Allo stesso tempo, le pareti di fondo dei capannoni sono in vetro, in modo da mantenere la vista sull’oceano. Se il clima è caldo, ma c’è un po’ di pioggia nell’aria, il tetto superiore dell’edificio principale può essere fatto scorrere fuori da un motore elettrico, scoprendo contemporaneamente un lucernario all’interno. Questa copertura in vetro è la copertura principale dell’edificio in termini di impermeabilizzazione, portando l’acqua dalla piazza al retro dell’edificio, mentre la copertura in legno sulla parte superiore è inclinata in senso opposto, per affrontare i forti venti di ponente e anche prendere il carico di neve durante l’inverno.

Far scorrere il tetto avanti e indietro ha dato al progetto un (minuscolo) accenno all’attività di Leonardo da Vinci, con le sue ruote, cavi, travi scorrevoli e contrappesi. In questo problem-making, così come nel problem solving, l’edificio genera sorrisi interessati da passanti dal cuore di ingegnere, oltre a risolvere il programma originale e soddisfare i clienti.

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Dettagli del progetto:
Località: Hustadvika, Norvegia
Tipo: Residenziale
Architetti: Rever & Drage Architects – www.rdtw.no
Team di progettazione: Tom Auger, Martin Beverfjord, Eirik Lilledrange
Area: 15 mq